Santo Verduci, il re delle sigle, festeggia con il suo nuovo cd
E’ considerato il re delle sigle dei cartoni animati, ma Santo Verduci oltre che un artista, è un vero e proprio re mida. Non solo scrive e canta le sigle dei cartoni più amati, ma è anche un abile doppiatore, che presta la voce ai più disparati personaggi, oltre ad essere un affermato produttore. E’ conosciutissimo, poi, come il conduttore del programma Contactoons, appuntamento diventato imperdibile per i più giovani. E proprio per celebrare il decimo anno di vita del suo programma, che è stato realizzato il greatest hits speciale Contactoons Super Hit. In occasione di questo importante lancio abbiamo incontriamo il vulcanico Santo, che, oltre a parlarci dell’imperdibile cd in uscita, ci racconta anche un pò di sè, dai suoi sogni di bambino fino alla sua affermazione come manager.
Santo, da un piccolo paese della Calabria sei partito inseguendo un sogno. Com’è iniziata la tua avventura?
La mia avventura ha inizio sin da piccolo, da quando ero appassionato di cartoni animati che seguivo costantemente in TV. Ho vissuto il periodo d’oro degli anni ’80, il boom delle tv locali e l’arrivo di tante produzioni giapponesi. Divoravo come tanti bambini le trasmissioni televisive come Bim Bum Bam, Ciao Ciao, Big e tante altre produzioni delle tv regionali. Il mio lato da spettatore si è tramutato nel corso del tempo da protagonista. Il mio sogno, infatti, era quello di cantare le sigle dei cartoni animati e condurre una trasmissione tv per bambini, una trasmissione come piaceva a me, dinamica e divertente. Finite le scuole superiori, mi sono trasferito a Milano, un luogo per me incantato, dove Mediaset faceva da capolino. Appassionato di cartoni animati decisi di propormi per le interviste all’interno del Japan Magazine. In quel periodo incontrai diversi appassionati delle sigle e tanti operatori dello spettacolo. Da quel momento in poi non mi sono più fermato…
E sei riuscito a diventare il cantante delle sigle dei cartoni animati. Come hai raggiunto questo traguardo?
Dopo la produzione del JM Compilation, una raccolta di brani della casa discografica Warner, il presidente di allora, il Dott. Candiolo, mi accolse nella sede di Redecesio di Segrate. Lui stesso non sapeva che all’interno del suo catalogo ci fossero tutte quelle sigle. All’epoca avevo 24 anni e mi fece i complimenti per il mio progetto. In quel periodo, venivo guardato con molta curiosità dalle aziende perché vedevano un piccolo imprenditore che era anche un pò sognatore. Finito quel progetto, Cip Barcellini, presidente di Merak Film, sapendo delle mie doti canore e autoriali, mi suggerì di fare tutto da me, autoproducendomi, dunque. Nonostante i dubbi iniziali, decisi di seguire il suo consiglio e investendo su me stesso realizzai il Santo Animation Song, che conteneva brani miei e alcuni in licenza. Dal quel giorno sono passati 10 anni e ancora oggi produco e canto sigle originali dei cartoni animati.
Sigle come Denver, La signora Minu, Superkid e tantissime altre. Ma, quali sono quelle che più ti sono rimaste nel cuore?
Ciascun brano ha una sua storia e, pertanto, ho un legame speciale con ognuna di esse. La mia anima principalmente è pop, perciò adoro le sigle come Tweeny Witches, Kaleido Star, tra magia e realtà, La maschera di Vetro, Il fantastico viaggio di Marco Polo, Piccola, dolce Nell. Addirittura, per la sigla Il mio amico Denver, composta assieme al Maestro Gennaro De Stefano, abbiamo optato per un reggaeton dance, creando una canzone molto attuale a livello musicale, con un testo semplice e divertente, dove traspare il lato giocoso del dinosauro verde, così da staccarci dal primo brano italiano che ha un sound diverso. E forse, è davvero con il dinosauro Denver che ho un legame particolare, poiché, quando fu trasmesso per la volta, avevo circa 11 anni e in quel periodo ero stato ricoverato in ospedale. Ci rimasi per tre mesi e da quel letto lo seguivo ogni giorno. Quella è stata l’esperienza che più mi ha toccato, poiché mi ha fatto maturare diversamente rispetto agli altri bambini della mia età. Per questo motivo il mio legame con la sigla di Denver è molto forte.
Negli anni passati le sigle dei cartoni animati erano considerate di serie B, infatti, molte sono state copiate da canzoni più note e straniere. Invece tu hai completamente cambiato questa visione rivestendole di originalità e attualità. Come nasce una tua canzone?
Per prima cosa leggo la sinossi della storia e in contemporanea guardo almeno tra i 2/3 episodi della serie tv. Poi, decido che genere dare al brano, se pop, rock, dance o così via. Quindi scrivo il testo e coordino i miei collaboratori, in questo caso Lidia Ottino, per il montaggio video sigla, e per la musica e gli arrangiamenti, il Maestro Gennaro De Stefano, con il quale ho scritto numerosi brani. Spiegato a grandi linee il lavoro e la tempistica per realizzare il brano e la messa in onda televisiva, ci ritroviamo in studio di registrazione per incidere il brano, mixarlo e consegnare tutto il pacchetto per la messa in onda su Contactoons o su un’altra emittente televisiva. Hai, poi, accennato alle canzoni di serie B e alle scopiazzature di vari autori. Negli anni ’80 ogni cosa che ci propinavano era un successo, poiché la TV era l’unico mezzo per intrattenere i bambini. Diversi autori dell’epoca scelsero di percorrere una strada facile, semplicemente cambiando qualche nota ad una canzone famosa senza sforzarsi di creare una nuova melodia. Praticamente chi produceva quelle sigle aveva una pessima considerazione del prodotto. Secondo me si fa un’ingiusta celebrazione di questi autori, che si possono considerare tali fino ad un certo punto. Ma è anche vero che, tutt’ora, ci sono ancora quelli che non fanno altro che fare una brutta copia dei lavori altrui.
Oltre a cimentarti nel canto, sei anche un esperto doppiatore…ricordaci a chi hai prestato la tua voce?
In realtà, oltre a doppiare, curo anche gli adattamenti dei dialoghi e sono il direttore del doppiaggio. La lista è lunga, ma mi piace ricordare Galvatron e Grimlock per i Transformers; Chowder e Cappuccino nel film e nella serie tv di Cinnamon; George nel film d’animazione Che avventure con George e Gerald; Tubby in Flowering Heart; Vir e Chulbull per Vir The Robot Boy; Bhatija nella serie di Mille avventure per Chacha e Bhatija; Mj in Animal Party, senza dimenticare tanti personaggi del canale di Baby TV (Disney) in onda su Sky da quasi 5 anni.
Pur essendo adulto, grazie al tuo tono fresco e vibrante, riesci a doppiare anche i bambini e gli adolescenti. Qual è la difficoltà di questo aspetto del lavoro?
Ho 41 anni e attualmente doppio di più i bambini di quando ne avevo 20. Ho una voce particolare sia per il canto che per il doppiaggio. Avendo un range vocale ampio, sono uno dei pochi maschietti che riesce a ringiovanire la voce e perciò a doppiare i bambini, cosa di solito fanno benissimo le donne. Clienti come Disney e altri committenti, chiedono che sia io a prestare la mia voce nelle loro serie tv e di seguire, poi, tutte le produzioni. La difficoltà, come per tutti i lavori, sta nel mix di varie situazioni che possono venire a crearsi. Ho deciso con la mia azienda di gestire direttamente il doppiaggio italiano ed estero. Così facendo ho rinunciato alla mia vita privata per poter dar spazio al lavoro, ma che al contempo, è il mio sogno e la mia passione.
Grazie alla tua esperienza, hai poi dato la possibilità a giovani desiderosi di impegnarsi in questo campo. Cosa consigli a chi vuole intraprendere questa professione?
Ho dato la possibilità a diversi, traendo il meglio da ognuno di loro. Alcuni hanno proseguito, altri invece, si sono persi volutamente per strada. Grazie a Contactoons e alla regista Lidia Ottino, alcuni ex presentatori della trasmissione tv lavorano in altre emittenti nazionali. Ciò vuol dire che gli abbiamo fornito un buon curriculum. Altri, al contrario, negano di aver esordito grazie a me, ma mi gratifica ugualmente sapere che chi ha lavorato al mio fianco ha incrementato la sua esperienza e capacità nel doppiaggio e, soprattutto, che grazie ai miei insegnamenti lavori su produzioni importanti. Evidentemente ho un buon fiuto come talent scout. Un consiglio che posso dare a quelli che voglio iniziare questa professione è quello di credere nei propri sogni, studiare, avere talento e rapportarsi con le persone giuste. Evitare chi chiede soldi e fa solo promesse millantando conoscenze. Il nome del doppiatore famoso non è sinonimo di garanzia.
Non contento di essere doppiatore e cantante, sei poi diventato anche conduttore della trasmissione tv Contactoons, che quest’anno compie 10 anni. Com è nata l’idea?
E’ stata una scommessa! Dieci anni fa cancellarono la fascia dei ragazzi, perciò, presi la palla al balzo e ne approfittai. Contactoons fu presentato anche alla Rai di Torino e poi a varie emittenti tv, finché Tele Milano si convinse a trasmetterlo. Da quel giorno non mi sono fermato più.
In cosa si distingue dagli altri programmi per bambini e ragazzi?
Contactoons è dinamico come un video game, parla ai teen ager e ai bambini in modo semplice e diretto. Ha vari argomenti come: musica, cartoni animati, videogame, moda, sport. Stuzzica la curiosità informando il pubblico da casa e intrattenendolo con varie serie tv di cartoni animati. E’ prodotto con la tecnica del Croma Key. Inizialmente eravamo 4 conduttori, poi 5, e infine sono rimasto da solo a condurlo, perché siamo giunti alla conclusione che la conduzione singola risulta più consona per il range d’età a cui ci rivolgiamo.
Dopo la morte del varietà, molti ne hanno decretato anche quella della tv dei ragazzi. Ma la tua esperienza dimostra il contrario. Che ne pensi?
La mia voglia di fare ha dimostrato che basta metterci testa e tutto si può fare. Sono passati 10 anni di messa in onda tv di Contactoons, ed è ancora una solida realtà. Purtroppo le grandi aziende televisive valutano tutto con l’auditel, che a mio parere, sono dati da prendere con le pinze.
Visto che proprio non avevi nulla da fare, hai deciso di diventare anche produttore con la Sanver Production. In cosa consiste questo progetto?
La Sanver Production Ltd è diventata internazionale. Lavoro con i mercati esteri, con il doppiaggio e acquisizione di diritti tv. Frequento, poi, il Mipcom, che si svolge a Cannes, una fiera di settore dove mi conoscono come il cantante delle sigle dei cartoni animati, poiché già sanno che se acquisterò una loro serie, avrà una mia sigla. Sono felici di veder valorizzato il loro prodotto con le mie canzoni, infatti, ognuno di loro riceve la copia dei miei cd. L’impegno della mia azienda è quello di sviluppare e realizzare, non solo un mio sogno, ma anche di tutti i miei collaboratori. Siamo come una famiglia, ed io, così come mi definiscono i miei doppiatori, sono il loro papà. Perciò la Sanver Production Ltd è di tutti, soprattutto di chi, come me, crede fermamente in quello che fa.
Oltre alla Sanver, hai poi costituito una syndacation, la Universe, che ti permette di raggiungere milioni di telespettatori in altre nazioni....
La Universe è stata una sfida. A me piace molto gestire il palinsesto tv e per poterlo fare ho deciso di costituire la Universe che ha incrementato sia la notorietà che l’auditel delle emittenti associate. Pensa che, neppure ad un anno di vita, ha già acquisito i diritti di una telenovela, Broken Promises, di cui gestisco il doppiaggio, oltre a tante serie di cartoni animati in prima tv assoluta come Super Geek Heroes. Universe attualmente è presente sul digitale terrestre + streaming diretto nel Nord Italia, Sicilia, Slovenia e Croazia. Per chi desidera, www.universetv.tv è il sito del canale dove trovare tutte le informazioni.
Un episodio che ti ha fatto comprendere di come sei arrivato a farti conoscere dagli spettatori di altri Paesi?
Recentemente grazie ad internet, mi contatta un ragazzo dalla Russia per acquistare il mio cd Contactoons 4, che contiene la sigla di Pokémon Play and go! Sono rimasto stupito dal potere che ha il web nel far conoscere i miei brani all’estero. Dopo questo ragazzo tanti altri fan dalla Russia hanno acquistato il mio cd e il singolo digitale. Ho prodotto anche i dvd della serie Star Blazers, e ne ho venduto diverse copie sia in Svizzera che in Francia, a fans che, pur spiegando che fossero in italiano, e pur non capendo la nostra lingua, lo hanno voluto ugualmente per avere la sigla in italiano, oltre il dvd naturalmente. Sono episodi significativi perché fanno capire che le sigle che creo hanno sfumature internazionali e sfondano un luogo comune esistente tra gli appassionati e gli otaku italiani.
Per festeggiare i 10 anni del grande successo di Conctatoons, è uscito un CD con le sigle originali dei cartoni animati. Di cosa si tratta e dove è possibile acquistarlo?
Ebbene sì, sono passati 10 anni. E per questa importante ricorrenza, in collaborazione con Smilax Pubblishing, il mio distributore discografico, ho realizzato un greatest hits speciale Contactoons Super Hit, in due versioni: doppio cd con un booklet di 20 pagine dedicato ai fan con 44 canzoni e un totale di oltre 140 minuti di sigle originali per i negozi di dischi e store digitali. E una versione che si trova in edicola che contiene 1 cd + 1 poster + una plancia che si trasforma in cornice per le foto. Infatti al posto del cd si può inserire una foto ed essere il protagonista del Contactoons Super Hit.
In un momento storicamente difficile per la discografia, dove non si vendono più dischi, tu riesci a vendere un numeri di copie che certi cantanti si possono solo sognare. Come te lo spieghi?
Bella domanda!! Non lo so nemmeno io, sinceramente. Con streaming vendo molto su Itunes, Play Music ed altri portali. Invece per la vendita del supporto fisico supero le 7 mila copie vendute. Ho un pubblico di bambini che non utilizza i social o altri portali e mi segue in tv, ho anche un pubblico affezionato al mondo delle sigle che colleziona tutti i miei dischi e articoli di riviste dove parlano di me.
Incredibilmente riesci a vendere, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo..
Tramite internet si apre un mondo tutto nuovo. Per esempio in America la sigla più acquistata è Chobits e One Piece, in Giappone Princess Tutù ed altre. Quando arrivano i report di vendita che ogni tanto pubblico online, resto basito dai riscontri che ho grazie alla musica digitale. Pensa che quando uscii il primo cd di Contactoons raggiunsi il nono posto della chart musica Itunes Australia con la sigla di Hello Kitty per tre settimane consecutive, e al decimo posto si trovava Shakira, con il suo singolo.
Visto che i cartonati animati hanno caratterizzato la tua vita. Qual è il tuo preferito?
I cartoni animati che preferisco sono tanti, adoro Lady Oscar, i diversi robottoni, le serie come la Maschera di Vetro, e tutti quelli presenti su Contactoons.
Da bambino, in quale personaggio dei cartoni ti identificativi o ti sarebbe piaciuto essere?
Sicuramente uno dei piloti di Voltron, che figo quel robot! Mi piaceva tantissimo emulare il lancio dei missili. Inoltre, mi piaceva molto Goldrake e il Grande Mazinga, ma non amavo lo Z, forse perché la parola Grande Mazinga per me dava un senso di superiorità in confronto al precedente. Da bambini si fantastica molto, ma anche da adulto, credimi.
Che futuro vedi per questo genere televisivo?
Sicuramente roseo, visto che abbiamo tanti modi per poter vedere le nostre serie preferite dalla tv allo streaming. Con un click abbiamo acceso a diverso tipo di materiale.
Un tuo desiderio è quello di fondare un tuo fansclub, non certo per spirito di egocentrismo, ma per una reale utilità. Spiegaci bene il motivo..
Il mio fan club nasce dalla voglia di importare dei prodotti di nicchia e realizzare i dvd o blu ray per tutti gli appassionati. Realizzare dei prodotti mirati di serie che il grande pubblico non acquisterebbe mai, quindi desidero che molte più persone si iscrivono per collaborare con la mia azienda a realizzare dei prodotti, che altrimenti non vedrebbero mai luce in Italia. Sul sito www.contactoons.it nella sezione fan club ci sono tutte le spiegazioni.
Quali progetti ti auguri di realizzare per il futuro?
Una nuova trasmissione tv per i più piccoli con un pupazzo, stile Bim Bum Bam, ma con molte varianti. Continuare ad incidere sigle e a produrre tanti cd con il marchio Contactoons. Far diventare Universe, un canale tv Nazionale per l’Italia e non solo…
A chi devi dire o vorresti dire “grazie”?
Grazie a tutti i fan, a tutti i collaboratori della Sanver Production Ltd, a tutti quelli che nella mia vita hanno lasciato un segno importante come Cip Barcellini, Alessandra Valeri Manera, a tutte le emittenti e case discografiche, di distribuzione, che hanno creduto in me. Un grazie a tutti i doppiatori, ai Maestri che mi seguono in questa grande avventura, a Lidia Ottino regista del programma Contactoons. Un grazie alla mia famiglia che è sempre al primo posto. Grazie anche a tutti i miei haters che acquistano i miei prodotti. È anche grazie a loro che sono arrivato a festeggiare i 10 anni di carriera. Ed infine, anche se qualcuno non è credente, ringrazio Dio per avermi donato il talento e le tante sfaccettature della mia personalità.
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