La Fine del Mondo con Gianni De Feo
Gianni De Feo debutta al Teatro Lo Spazio a Roma, dal 28 Gennaio al 2 Febbraio, con lo spettacolo La Fine del Mondo – Concerto per Charles Aznavour, testo di Roberto Russo con la direzione musicale di Giovanni Monti.
L’opera si articola su due piani emotivi: da un lato il racconto di Monsieur Equilibre, un personaggio tanto assurdo quanto reale che vive tutti i disagi di una contemporaneità nevrotica, distratta e indifferente, e dalla quale preferisce tenersi distante per evitare rischi di “contagio sociale”, riparandosi così in una protettiva scatola di Equilibrata e Limitata Razionalità. Dall’altro lato, invece, il mondo musicale di un grande artista internazionale che con la sua musica e la sua Poesia ha scavato negli anfratti più nascosti dell’animo umano.
Le canzoni di Charles Aznavour, rivissute come evocazioni profonde, sembrano arrivare da un Tempo Passato, necessario a scaldare i cuori, in un Tempo senza più memoria. Espressione di Pura e Appassionata Libertà.
Monsieur Equilibre è convinto di sapere che il Mondo è prossimo alla sua Fine e che rimangono ancora sette giorni per la sua definitiva scomparsa. Costretto allora a uscire dalla sua scatola protettiva, intraprende un’affannosa ricerca rivolgendo dapprima lo sguardo e l’attenzione verso l’esterno, allo scopo di capire e intercettare la reazione della gente. Ma, a quanto pare, tutto sembra scorrere con i ritmi e le abitudini di sempre… e la solita indifferenza!
Intanto, intersecandosi con il racconto, scorrono le canzoni di Aznavour, tra la lingua italiana e quella francese: Après l’Amour, Ieri sì, Il faut savoir, Lei, Quel che si dice, Trousse Chemise, E io tra di voi, L’amour c’est comme un jour, La Bohème, Reste. Canzoni cantate dal vivo, come in uno sdoppiamento del personaggio in uno spazio notturno, onirico, mentale.
Le note del pianoforte che accompagna il canto sembrano emergere dai fumi di una vecchia Parigi, ancora fluttuante sulle strade del Mondo.
Il settimo giorno, con uno sguardo nuovo rivolto ora verso se stesso e il proprio Mondo, Monsieur Equilibre, stravolgendo tutte le vecchie convinzioni mentali, scopre che è possibile ricominciare a vivere ripartendo proprio dall’Amore.
Tra Passato, Presente e Futuro la vita scorre nella sua breve Eternità.