La Top Model Andreea Duma dinosauro per un giorno
World of Dinosaurus, questo il titolo della mostra preistorica allestita dalla Wonderworld Entertainment con la collaborazione dell’Associazione Werrigud nella cornicedel Casale della Mandria a (Lanuvio) Roma. A far da madrina alla mostra composta da 50 modelli a grandezza naturale di dinosauri, adibita a percorso didattico per scuole e non, la top model internazionale Andreea Duma. A realizzare l’abito della bella Andreea, in stato interessante e già mamma di un bellissimo maschietto di nome Riccardo e che si è divertita ad impersonare questi animali preistorici la stilista Sabrina Bruni.
“Frequento da anni il Casale della Mandria (afferma la modella) e la volta che l’ho visto pieno di dinosauri e ho avuto la possibilità di visitare la mostra in solitudine, mi sono calata con l’immaginazione nella donna preistorica ed ho cominciato ad immaginare cosa potesse pensare, che sensazioni potesse vivere visto che era una donna sicuramente priva di freni inibitori rispetto alla lotta quotidiana per la sopravvivenza. Da qui l’idea di tradurre il mio viaggio immaginario in un set fotografico”.
Ad immortalare la bella top model tra le varie sculture a forma di dinosauro il fotografo di fama nazionale Fazio Gardini, che si è occupato anche della grafica delle foto. L’abito per lo shooting è nato dall’unione di alcune parole chiave alle quali la stilista Sabrina Bruni tiene molto: ecosostenibile, riutilizzabile e trasformabile. Ispirato al costume primitivo, è stato realizzato per metà, con scarti tessili di lavorazioni precedenti. La creazione si compone di diversi accessori che scomposti danno vita in modo semplice ad altri outfit totalmente diversi seppur in tema, dando così la possibilità di avere in un unico abito diverse proposte. Tutte le riproduzioni sono realizzate grazie alla collaborazione di scienziati.
Il Casale della Mandria, di Giuseppe Verri, è un agriturismo affascinante dove si possono non solo assaporare ottimi cibi ma anche ammirare arte scultorea. L’agriturismo è nato nel 2005, mentre nel 2014 nasce il museo “Acro delle donne” con più di cento sculture. Due modi diversi di mangiare, fusi in un’unica realtà, una sazia il corpo e l’altra sazia l’anima.
“Nell’azienda agricola, afferma Giuseppe Verri, coltivo direttamente le materie prime, per poi trasformarle in semplici portate da servire al corpo dei miei clienti. Nell’aia del casale della mandria scolpisco opere, per poi trasformarle in semplici immagini da servire all’anima dei miei clienti“.
È così che in un campo di grano nasce una scultura alta sette metri, ultima realizzata una “Dea Madre” bambina, con la forza, con l’illusione, con la speranza e la voglia di vivere una vita bella, libera spensierata.
Una scultura della libertà italiana.