Domenica 26 Luglio – Freedom – Oltre il confine – Rete 4 ore 21,20

La puntata si apre con un reportage dal Duomo di Milano, descrizione della Porta di Maria, visita al Battistero di San Giovanni alle Fonti e spiegazione da parte dell’Arciprete del Duomo di Milano Gianantonio Borgonovo sul Chiodo di Gesù sospeso sopra l’altare maggiore, nel semicatino absidale. Comparazione tra la Statua “Legge Nuova” di Milano e la Statua “Libertà della Poesia” di Firenze con la più famosa Statua della Libertà di New York. Spiegazione dell’organo maggiore che è il più grande d’Italia e il secondo in Europa dopo l’organo del Duomo di Passavia in Germania e tra i primi dieci al mondo. Poi sull’Isola d’Elba per parlare dello sbarco nel 1534 del pirata Barbarossa, visita alle rovine del borgo di Grassera distrutta dal corsaro Dragut, poi visita alla Chiesina di San Leonardo e alla Fortezza del Volterraio. Poi nelle profondità del mare per vedere il relitto dell’aereo Britten-Norman BN-2 Islander affondato lo stesso giorno dell’incidente aereo di Ustica. Poi a Houston al Methodist Hospital Research Institute per parlare della nuova scienza sperimentata sulla cura dei tumori con il Professor Alessandro Grattoni. Tappa in Abruzzo al Castello Piccolomini di Ortucchio nella Marsica per iniziare a parlare del lago scomparso del Fucino, per estensione il terzo più grande d’Italia dopo il Garda e il Maggiore, visita ai Cunicoli di Claudio, poi intervista al Presidente del Consorzio bonifica ovest Liri-Garigliano Gino Di Berardino e visita all’Incile del Fucino di Avezzano e all’emissario ipogeo che consentì nella seconda metà dell’Ottocento il totale prosciugamento del lago. Infine in Egitto nella Piana di Giza accompagnati dal Professor Zahi Hawass per scoprire i segreti della Sfinge, descrizione della Stele del Sogno. Visita al Museo della prima barca di Cheope ai piedi dell’omonima piramide dove sono custodite due barche solari, una è in fase di restauro grazie a un team giapponese dell’Università di Waseda in collaborazione con un team egiziano perché la barca è scomposta in 1264 pezzi. Per chi ama la conoscenza!

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