Ok, il prezzo è giusto!…per Massimo Morelli
Consapevole del successo del format americano The Price is Right, che va in onda ininterrottamente dal 1972, e prima ancora dal 1956 al 1965, l’allora Fininvest, su indicazione di Silvio Berlusconi, ne acquista i diritti per lanciare un quiz in prima serata che si sposi perfettamente con il target di una rete privata, che vive e sopravvive, di prodotti commerciali. Così vengono da subito acquistati i diritti del game per i successivi 15 anni, rendendolo di fatto, il primo format straniero ad essere acquistato all’estero, e affidato nel 1983 a Gigi Sabani il mercoledì in prima serata, con il titolo di Ok, il prezzo è giusto!. Titolo nato dall’intuzione della produttrice Fatma Ruffini e accompagnato da un’accattivante sigla scritta apposta dal maestro Augusto Martelli.
L’intento del gioco consiste nell’indovinare, da parte dei concorrenti scelti casualmente tra il numeroso pubblico presente in studio, il prezzo dei prodotti che vengono presentati. Al divertimento del gioco si aggiungono anche le imitazioni del conduttore che riesce a creare un’atmosfera gioviale e goliardica, che arriva al suo apice nel momento del gioco finale della Ruota, in cui i concorrenti devono cercare di fare il massimo punteggio per avvicinarsi al cento. L’incitamento del pubblico che grida ai concorrenti “cento…cento”, sarà uno dei momenti cult della televisione italiana rimanendo indelebile nella memoria televisiva. Grazie a questo programma, Italia1 riesce ad arrivare al grande pubblico e a catturare una media di otto milioni di telespettatori, toccando spesso punte di dieci. Un risultato incredibile per la rete giovane della Fininvest.
Nonostante il trascorrere degli anni, il programma riuscirà sempre a garantire alle rete che lo ospita un solido audience, anche nella versione preserale e additittura in quella meridiana. Infatti, il gioco sarà destinato ad essere presente in televisione per quasi 18 anni andando in onda su tutte e tre le reti del biscione in diverse fasce orarie e in tutti i giorni della settimana. Dopo le tre edizioni di Sabani, arriverà, poi, la vulcanica Iva Zanicchi che lo condurrà per ben 13 anni, condendolo anche con le sue esibizioni canore, riuscendo ad identificarsi totalmente con il quiz stesso, tanto che dopo il suo abbandono, nonostante le capacità delle nuove conduttrici che le succederanno, Emanuela Folliero, per un breve periodo, e Maria Teresa Ruta, in un’ultima e affannosa edizione, Ok, il prezzo è giusto! chiuderà definitivamente i battenti.
La principale caratteristica del game è la partecipazione attiva del pubblico, composto ogni volta da 100 persone, che non solo può suggerire ad alta voce i pezzi degli oggetti da indovinare, ma soprattutto è data dal fatto che tutte le persone che lo compongono sono tutti probabili concorrenti. I prescelti, vengono, poi invitati a giocare dalla calda voce di Raffaella Bragazzi, che pur non comparendo in video diventa elemento indispensabile del programma.
In una puntata del 1989, tra il pubblico di Ok, il prezzo è giusto!, c’è anche il napoletano Massimo Morelli (nelle foto sotto) che ci racconta la sua esperienza svelandoci piccole curiosità e qualche retroscena.
Massimo, come sei riusciuto a partecipare ad Ok, il prezzo è giusto!?
All’epoca avevo 19 anni, mi piaceva e mi piace ancora il mondo della Tv, così ho deciso di telefonare per partecipare e dopo qualche giorno sono stato subito ricontattato. Ricordo di aver preso il famoso treno diretto di notte da Napoli per Milano per arrivare direttamente la mattina dell’appuntamento, poiché il pomeriggio era prevista la registrazione. Fortunatamente nel mio comparto c’erano altre tre persone che dovevano partecipare al quiz, perciò, è stato facile fare conoscenza ed il viaggio è risulato più leggero.
Arrivati a Milano, cosa prevedeva l’organizzazione?
Era tutto ben organizzato. Appena scesi dal treno, fuori alla stazione ci aspettava un pulman della produzione che accoglieva tutti i partecipanti provenienti da tutta Italia, e siamo stati portati direttamente a Cologno Monzese dove c’erano gli studi. Ma prima di farci entrare, ci hanno sistemati tutti in un grande salone dove poco dopo sono arrivati gli autori del programma che hanno iniziato a fare delle domande ad ognuno di noi. Praticamente stavano selezionando i concorrenti della puntata a nostra insaputa.
E la selezione in cosa consisteva?
Essendo tutti possibili concorrenti erano naturale che venisse scelto chi era particolarmente spigliato o avesse una storia particolare da poter raccontare. E senza accorgermene fui scelto proprio per partecipare alla prima manches.
Una volta entrati nello studio, cosa succedeva?
Praticamente tutto quello che si vedeva in televisione. Non c’era assolutamente nulla di organizzato o preparato. L’atmosfera gioviale ed allegra era la stessa che traspariva dalla tv. Anche durante le pause, che avvenivano per dare il tempo ai tecnici di preparare la scenografia dei giochi, si schezava e ci si divertiva. Si respirava davvero un’aria di grande unità e soprattutto si era davvero felice per chiunque venisse chiamato come concorrente.
Ad un certo punto fu pronunciato dalla “voce” di Ok, anche il tuo nome. Cosa hai provato?
Guarda un’emozione indescrivibile. Non ci potevo credere! Rivedendomi mi sono reso conto che per la troppa gioia per raggiungere la postazione buttai letteralmente per aria chi era vicino a me per poter passare.
Una volta chiamato, hai giocato all’oggetto invito. Hai indovinato di colpo il prezzo giusto?
In realtà, mi ci sono avvicinato! L’oggetto era un set di racchette da tennis del valore di 500mila lire ed io invece ho detto 350. Ma mi è bastato per poter vincere la manches e passare al gioco successivo; quello del Poker.
E lì hai avuto l’occasione di stare accanto alla conduttrice Iva Zanicchi. Che impressione ne hai avuto?
Di una persona molto semplice e davvero simpatica, ma anche molto divertente. Noi la vedevamo direttamente quando iniziava la registrazione, ma durante le pause scherzava con il pubblico e gli addetti ai lavori raccontando delle barzellette spassosissime.
E al gioco successivo, poi com’è andata?
Ero talmente emozionato che non capivo bene quello che mi stava succedendo, tra l’altro con Iva quando mi ha chiamato accanto a sé per giocare, abbiamo improvvisato un piccolo scketch. Appena ha saputo che ero di Napoli, si è complimentata dicendo che noi napoletani abbiamo una mimica facciale naturale, così di risposta ho iniziato a fare delle faccette. E lei si è divertita molto!
Si dice che durante le registazioni indossasse le pantofole perchè era sempre stanca. Te ne sei accorto?
In realtà ho notato che aveva dei tacchi belli alti e anche un vestitino un po’ trasparente che mi ha distolto non poco dal gioco, visto che non sono riuscito ad arrivare alla fine perdendo un bellissimo arredo per il bagno. Andando poi al giro della Ruota della Fortuna ho totalizzato un bel 65. Purtroppo troppo poco a fronte dell’80 di un’altra corrente che è andata direttamente alla vetrina finale.
E’ capitato qualche imprevisto divertente durante la registazione?
La puntata sarebbe dovuta andare in onda il 16 Agosto e noi registravamo un mese e mezzo prima, quindi gli stacchi erano molto frequenti, e durante un intervallo ci fu l’interferenza audio dallo studio accanto che era quello del Gioco dei 9; si sentirono le voci di Raimondo Vianello e di Sandra Mondaini che registravano.
Terminata quest’esperienza, hai continuato a seguire Ok, il prezzo è giusto! anche negli anni successivi?
L’ho seguito fino alla fine, anche se ormai non era più lo stesso. Con l’abbandono della Zanicchi è come se avesse perso di spontanietà e fosse un po’ più costruito. Al suo posto subentrarono Emanuela Folliero e Maria Teresa Ruta, ma queste non riuscirono a ricreare lo stesso clima che, invece, creava naturalmente Iva. Perchè, diciamo la verità, Ok, il prezzo è giusto! era Iva Zanicchi.
Visto che in America va ancora in onda ininterrotamente ed è tornato pure in Spagna. Potrebbe essere nuovamente trasmesso anche in Italia?
Secondo me Ok chiuse anche perchè in un certo qualmodo era superato ormai. Infatti, si parla sempre di un format degli anni ’50. Ma credo che se fosse modificato leggermente e alla conduzione tornerebbe la Zanicchi, si potrebbe azzardare di riproporlo anche da noi.
Che ricordi ti rimarranno di quell’esperienza?
L’emozione era tanta e i ricordi si annebbiano, ma fortunatamente ho il set di tennis che ho vinto e che mi arrivò direttamente a casa dopo un mese dalla mia partecipazione e che custidisco gelosamente, che mi ricorda sempre della mia esperienza. Ma anche la potenza di internet mi è venuta in aiuto. Infatti, qualche tempo fa è capitato che tramite facebook mi contattasse una persona che mi chiese se avessi partecipato ad Ok, il prezzo è giusto!, perchè possedeva la puntata in cui c’ero io. Così, gentilmente mi inviò il video e le foto e perciò, ogni volta che voglio posso rivedermi e rivivere tutte quelle emozioni.
Nel caso ritornasse in onda proveresti a partecipare nuovamente?
Solo a condizione che ci fosse la Zanicchi!! Però, onestamente e ripensandoci bene, credo che non lo rifarei per non rovinare il bellissimo ricordo che conservo. Ma sinceramente credo che non succederà, visto che è una Tv e un modo di fare televisione che ormai non esiste più.