Auditel: come funziona e qual è il suo stato nell’era dello streaming
Fondata nel 1984, la società Auditel ha da poco compiuto i suoi primi quarant’anni di vita.
In quattro decenni, la società che misura gli ascolti della tv ha rappresentato uno specchio, ma anche un cruciale fattore di trasformazione dell’intero sistema mediale nazionale.
Auditel è il principale sistema di rilevamento degli ascolti televisivi in Italia, una realtà che da decenni monitora le abitudini televisive degli italiani e fornisce dati fondamentali per reti televisive, inserzionisti pubblicitari e produttori di contenuti.
Con l’evoluzione dei media, Auditel ha continuato a giocare un ruolo chiave nell’analizzare e comprendere come gli spettatori si relazionano con i programmi televisivi.
Ma come funziona esattamente questo sistema?
Quali sono i criteri utilizzati per raccogliere e interpretare i dati?
Cerchiamo di spiegarlo in breve:
Alla base del sistema Auditel c’è un campione di famiglie rappresentative della popolazione italiana. Queste famiglie, note come “famiglie Auditel”, vengono selezionate tramite rigorosi criteri statistici, con l’obiettivo di garantire che il campione rifletta la composizione della popolazione nel modo più accurato possibile. Il processo di selezione è casuale e controllato da un algoritmo che evita qualsiasi forma di autocandidatura, garantendo così la neutralità del campione. Non è possibile “voler” diventare una famiglia Auditel: la selezione è strettamente controllata per assicurare che i dati siano rappresentativi e imparziali.
Una volta entrate a far parte del sistema, queste famiglie sono dotate di un dispositivo elettronico collegato al loro televisore. Ogni volta che accendono la TV, devono indicare quante persone si trovano davanti allo schermo e chi sono. Questo consente ad Auditel di raccogliere informazioni dettagliate non solo sul numero di spettatori, ma anche su chi siano (in termini di età, genere, ecc.), permettendo così una lettura più approfondita e accurata dei dati di visione.
Una questione che viene spesso sollevata è se sia necessario o meno sostituire periodicamente le famiglie Auditel per mantenere il campione rappresentativo e aggiornato. Tuttavia, si dice che la rotazione delle famiglie potrebbe introdurre instabilità nei dati raccolti, rendendo più difficile effettuare confronti storici e rischiando di alterare l’affidabilità dei dati.
Un’altra sfida riguarda la rappresentatività dei non-telespettatori tradizionali, ovvero coloro che consumano contenuti prevalentemente tramite streaming o dispositivi mobili. Tuttavia, grazie ai suoi aggiornamenti tecnologici, Auditel sta lavorando per rappresentare al meglio anche queste nuove abitudini di fruizione.
I dati raccolti dalle famiglie Auditel vengono poi, elaborati tramite modelli statistici complessi, che consentono di trasformare il comportamento televisivo di questo campione ristretto in stime generali sul comportamento di tutta la popolazione italiana. Grazie all’uso di tecniche avanzate di campionamento e statistica, l’Auditel riesce a fornire dati estremamente accurati, anche se basati su un numero relativamente ristretto di famiglie.
Un elemento importante della rilevazione è la capacità di distinguere tra il concetto di Audience e quello di Share. L’Audience rappresenta il numero assoluto di spettatori che seguono un determinato programma, mentre lo Share (SH) misura la percentuale di telespettatori che stanno guardando quel programma rispetto al totale di persone che in quel momento stanno guardando la televisione.
Ad esempio, se un programma ha il 25% di share, significa che un quarto di chi stava guardando la TV in quella fascia oraria era sintonizzato su quel programma. Questa distinzione è cruciale: lo share è particolarmente utile per confrontare l’efficacia di programmi trasmessi in contemporanea su diverse reti, mentre l’audience offre una misura assoluta del successo di un programma.
L’affidabilità di Auditel è fondamentale, poiché i dati raccolti influenzano decisioni economiche e strategiche rilevanti per le emittenti e gli inserzionisti pubblicitari. Per questo motivo, la Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi svolge un ruolo cruciale nel garantire il rispetto e monitorare che il sistema funzioni in modo trasparente e corretto senza manipolazioni.
Nonostante il successo e l’affidabilità del sistema Auditel, la rilevazione degli ascolti televisivi sta affrontando nuove sfide legate, inevitabilmente, all’evoluzione dei media.
Negli ultimi anni, infatti, il consumo di contenuti televisivi è cambiato profondamente: la televisione tradizionale non è più l’unico canale attraverso il quale gli spettatori accedono ai programmi. Le piattaforme di streaming, la visione su dispositivi mobili e il consumo on demand hanno introdotto nuovi modi di fruire contenuti, che il sistema Auditel deve imparare, col tempo a monitorare in modo efficace.
Per rispondere a queste nuove esigenze, Auditel ha avviato processi di aggiornamento, con l’obiettivo di includere nelle sue rilevazioni anche le nuove forme di consumo televisivo. Questo consentirà al sistema di rimanere rilevante e di continuare a fornire dati precisi e affidabili, non solo sulla TV tradizionale, ma anche sui nuovi media digitali.
Con l’evoluzione del panorama mediatico, Auditel si trova quindi ad affrontare inevitabili nuove sfide legate al cambiamento delle abitudini di fruizione dei contenuti. Tuttavia, la sua capacità di adattarsi e aggiornarsi suggerisce che continuerà a svolgere un ruolo centrale nel fornire un quadro completo e accurato delle preferenze televisive italiane anche in futuro.
Il sistema Auditel rimane un punto di riferimento essenziale per la misurazione degli ascolti televisivi in Italia, nonostante il cambiamento della fruizione dei contenuti.
L’approccio migliore sembra, dunque, essere l’adattamento progressivo del sistema, includendo nuove tecnologie e modalità di visione per fornire un quadro completo e affidabile del panorama televisivo italiano anche in futuro.
Auditel quindi, oltre ad essere un sistema di rilevamento dati fondamentale per la tv, rimane una tutela del panorama audiovisivo attuale, in delicato equilibrio tra concorrenza, trasformazione dei televisori e ruolo delle piattaforme digitali.
Note dell’autore: Edoardo Mastrocola, conduttore radiofonico e autore del programma musical-culturale Radio o non radio su Radio Agorà 21