Ballando con Maura Paparo
A pochi giorni dall’inizio della ventiquattresima edizione di Amici di Maria De Filippi, abbiamo avuto il piacere di incontrare una delle più amate docenti di danza Pop delle prime dieci edizioni del programma: Maura Paparo.

Nata a Inveruno, nel milanese, sin da piccola ha vissuto nel mondo della danza studiando in varie scuole prestigiose come la Russian Ballet Society -Legat Sistem. Si esibisce, non solo nei grandi teatri, ma anche in Tv, diventandone uno dei volti più popolari, senza mai tralasciare la sua Palestra di danza a Milano, (da qualche anno presente anche Roma), dove dà la possibilità a tantissimi giovani di realizzare il loro sogno di danzare.
Ha iniziato prima a camminare o a ballare?
Io credo che abbia iniziato prima a cantare, perché mia madre mi racconta che da piccolissima, mi trovavo sempre vicino ai jukebox a cantare e ballare. Questa immagine mi fa molta tenerezza. Quindi, posso dire di aver avuto subito l’istinto musicale.
La sua prima esibizione davanti a un pubblico?
Il primo saggio di danza naturalmente. Poi mi ricordo che appena ho iniziato a fare danza (e ho iniziato tardi a 12 anni), ho organizzato uno spettacolo per una raccolta fondi per dei missionari in Africa, dove mio zio era un medico in un centro ospedaliero.
Il brano che ha coreografato o ballato che l’ha emozionata di più nel suo percorso artistico.
Non ho un ricordo di qualcosa in particolare, ho fatto talmente tante cose che sono stata sempre felice di tutte le cose che ho fatto. Mi mette in difficoltà questa domanda perché effettivamente ho amato tutto quello che ho fatto, ma nello stesso tempo non mi sono mai così affezionata, perché per me, la creazione è bella nel momento in cui è stata creata.
Quando intervisto un Vip, solitamente, mi dice che a casa sta in tuta perché a lavoro è sempre perfetto. Ma, nel suo caso, che sta sempre in tuta, come si veste a casa? Quali sono i suoi outfit preferiti fuori dal lavoro?

L’outfit in casa? A parte ci sto poco in casa, vivo praticamente quasi tutta la mia giornata in tuta perché tra l’insegnamento e coreografie da realizzare sto sempre in abbigliamento sportivo. Però, quando esco è assolutamente vietato tutte scarpe da ginnastica e mi piace il tacco alto e vestirmi elegante e femminile.
Quali sono le sue passioni al di là della danza? Sa cucinare? Qual è il suo piatto preferito?
Allora io cucino a livello base! Avendo una figlia pranziamo e ceniamo insieme quasi tutti i giorni. Me la cavo un po’ con tutto, però non sono un’appassionata. Ogni tanto faccio qualche torta e quando la faccio si preoccupano tutti, mi chiamano dicendo se è tutto a posto (risata). Comunque si sono molto golosa di dolci.
Amici Di Maria De Filippi, programma Tv di Canale 5. Chi l’aveva contattata per fare l’insegnante pop? C’entra per caso il suo amico Garrison?
Mi hanno chiamato durante il periodo delle vacanze natalizie. Io lavoravo a Buona Domenica insieme a Garrison. Maria De Filippi e Sabina, il suo braccio destro, mi chiesero se potessi andare a fare delle lezioni ai ragazzi di Amici. Ho iniziato da subito a fare le lezioni, ma dopo una settimana, mi hanno chiesto se volevo fare l’insegnante della scuola. Io sono stata molto felice e ho risposto subito di sì, così la produzione ha deciso di spostarmi dal contenitore domenicale ad Amici. Poi da lì sono rimasta per 10 anni.
Sua figlia Carolina, ha la sua stessa passione per la danza. C’era qualcosa in particolare che voleva che lei facesse oltre la danza?
Carolina, si! Io la vedrei nel campo artistico e dello spettacolo perchè è molto talentuosa. È intonata, ha molto senso del ritmo, ha suonato la batteria, anche nella danza va bene. Troverà la sua strada, se avrà la passione. Mi auguro che trovi qualcosa che la appassioni veramente tanto e che abbia la fortuna come la mia.

Anbeta, Leon Cino e Klajdi. tutti straordinari ballerini del suo periodo. Nella sua scuola di danza a Magenta, percepisce subito se c’è del talento nei suoi allievi? E se c’è ancora l’elemento “sacrificio” per arrivare al successo?
Hai nominato dei danzatori molto talentuosi. Comunque, Si! Si individua subito se qualcuno ha la stoffa o il talento, anche con la mia esperienza acquisita in tutti questi anni lo vedo subito. Dei talenti ci sono nella mia scuola a Milano aperta da più 35 anni e da solo da un anno e mezzo ho aperto a Roma. Lo individui subito l’artista che ha una marcia in più, che ha il talento, poi bisogna vedere se ha anche il carattere per poter arrivare a fare di questo talento qualcosa, perché ci vuole anche determinazione, costanza e pazienza. Non è un sacrificio perché se uno lo fa con passione non è mai un sacrificio, ci vuole la costanza per non mollare mai, perché purtroppo questo mestiere dove hai tante delusioni soprattutto se non hai il carattere.
Con chi vorrebbe fare un passo a due?
In realtà, non ho l’esigenza di un passo a due, quello che mi piacerebbe davvero fare è una regia di uno spettacolo, perché credo di avere la visione a 360 °. Mi piacerebbe curare non solo la coreografia, ma tutto lo spettacolo, dalla regia alle luci, e la scenografia. Spero prima o poi arrivi qualche proposta del genere.
Non ha lavorato solamente ad Amici di Maria de Filippi, ma anche tantissime trasmissioni televisive, tra le tante ricordiamo Tiramisù, La sai l’ultima, Buona Domenica. Al di là del successo di “Amici”, qual è invece il programma dove lei si è sentita più appagata?
Sì, ho fatto tanti lavori in TV, ma ho fatto anche teatro. Ho lavorato all’Arena di Verona, è stato meraviglioso, perché insieme a Brian abbiamo fatto le coreografie per la Vedova allegra. Avevamo un corpo di ballo composto da cento ballerini, una cosa da brividi. Lì mi sono sentita molto appagata. Però, Amici è stata la cosa più importante della mia carriera, perché il programma ha dato la possibilità, visibilità e notorietà a noi operai del settore, visto che il coreografo sta, di solito, dietro le quinte.

C’è un programma del panorama televisivo (al di là della danza) che le piacerebbe condurre?
Condurre? Non lo so! Non ho mai condotto o presentato nulla. Sì ho recitato in un musical, ma condurre no, non mi interessa come progetto. Invece sai cosa mi piacerebbe fare? Mi piacerebbe fare Pechino Express come concorrente, perché lo amo, perché è avventuroso e perché è tosto!
Note dell’autore: Salvo Ardizzone, vive a Roma, attivista nel volontariato sociale, si occupa di pittura, fotografia, scrittura e arte pop. Alcune sue opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre nazionali.