Marco Profeta: con la musica racconto le mie storie

Marco Profeta è uno di quei pochi personaggi difficile da definire o incasellare in ruoli determinati. Affermato avvocato romano, è soprattutto un talentuoso cantante e musicista, autore di brani intensi e raffinati che mettono in risalto la sua vocalità cristallina, e allo stesso tempo, intensa e profonda con cui riesce a destreggiarsi armoniosamente tra tonalità altimissime e con estrema maestria con quelle più basse. Dotato di una poliedricità innegabile nel mondo della musica, riesce ad esprimersi ugualmente anche in quello della televisione, frequentandola non solo da protagonista, ma partecipando attivamente da dietro le quinte ad alcuni dei suoi più noti programmi, targati sia Mediaset che Sky.

  • Marco, quando e come nasce la tua passione per la musica?

Credo che la musica abbia sempre fatto parte di me, sia stata uno dei veicoli espressivi sin dalla prima infanzia e non mi abbia mai più abbandonato.

  • In un periodo storico complicato come questo, come riesci ad equilibrare la tua attività professionale con quella musicale?

Sembrerà strano ma la professione di avvocato (sono un familiarista e mi occupo di minori) ha tanti punti in comune con la scrittura dei brani: in entrambe i casi racconto delle storie, le faccio mie, le difendo.

  • A cosa ti ispiri quando componi le tue canzoni? Ci sono tematiche o argomenti particolari che ti preme raccontare o segui la scia dell’emotività e dell’ispirazione?

La nascita di ogni mio brano è legata ad un mio vissuto, quindi di solito racconto il momento che sto vivendo, un ricordo del passato, qualcosa che mi ha colpito emotivamente e umanamente. È come se sentissi in lontananza qualche nota e qualche parola “sparsa” nella mente. Quello è il momento di mettersi al pianoforte, che per me rappresenta uno specchio ove riflettere la mia anima e mettere su carta quello che sento.

  • I testi sono tutti scritti interamente da te oppure ti avvali di collaborazioni?

Sia i testi che la musica dei miei brani sono miei, interamente. Rappresentano l’espressione di una parte di me che non riesco a condividere con gli altri nel quotidiano. Per me è essenziale, soprattutto, la scelta delle parole: sento sempre l’urgenza di comunicare il mio personale messaggio. Per la parte musicale, una volta realizzata la bozza del brano, ho il mio alter ego – Daniele Rossini – autore e producer che ormai collabora ai miei sogni da cinque anni. Lui è il mio confronto, il primo, quando scrivo un brano.

  • Sicuramente per te è impossibile dire a quale tua canzone sei più legato, ma quale ti ricorda un momento particolarmente importante?

La prima pubblicata in italiano “E poi arrivò dicembre (l’Amore resta)” è la canzone a cui sono più legato. È stato l’inizio di un viaggio dentro me stesso, generato dalla morte prematura di un’amica cantante. Mi sono messo inaspettatamente nei panni della sua compagna ed ho scritto delle sue emozioni dopo una sera passata insieme. E’ stato un viaggio incredibile che porterò per sempre con me .

  • Ogni tuo brano è accompagnato da un video, tutti realizzati in maniera assolutamente professionale. Come nascono e prendono forma?

Dei miei progetti musicali adoro curare ogni dettaglio. La preparazione è percorso, concretizza il viaggio nella comunicazione di quello che vorrei far sapere con il brano. La parte visuale è fondamentale al giorno d’oggi. Il video di solito nasce da una mia idea che – prontamente – viene accolta, elaborata ed a volte stroncata dal team di Ore25 ( Daniele Comelli- Davide Fraraccio) che mi aiutano e guidano a sviluppare il racconto e lo realizzano magistralmente. Ormai siamo una squadra ed ogni volta che realizziamo un nuovo videoclip per me è una festa. Sono molto legato a loro.

  • In alcuni video compare anche Adriana Volpe, con cui hai duettato anche nella trasmissione Tv I Raccomandati di Carlo Conti, come è nato il vostro legame?

Adriana è una delle persone più straordinarie che io conosca. Ci siamo incontrati 22 anni fa e da allora non ci siamo mai lasciati. Come dicono i giovani siamo BFF ( Best Friends Forever) ( ride). Adriana crede nei miei progetti e li ama come se fossero suoi… a volte si commuove anche al posto mio ! ( ride)

  • Proprio con la Volpe sei stato uno dei consulenti ai testi e inviati del suo morning-show Ogni Mattina in onda su TV8, che però non è andato benissimo. Secondo te cosa non ha funzionato?

Ogni Mattina è stata una delle più belle esperienze della mia vita ed anche la mia prima come inviato. Il mondo Sky è una grande famiglia e sono stato accolto e coccolato. Mi porto davvero tanto da quella esperienza. Il programma era ben scritto, ottimamente realizzato ed in termini di critica ha ottenuto davvero un ottimo risultato. A livello di share forse non ha brillato, ma dobbiamo doverosamente ricordarci che TV8 – il canale in chiaro di Sky, non aveva mai inserito nel suo palinsesto un programma live ed il pubblico di quella fascia oraria è molto abitudinario.

  • Sei approdato, poi, al Grande Fratello Vip. Come definiresti quest’edizione?

La mia Adriana ( Volpe ndr) mi porta ormai sempre con sé ed ho avuto il privilegio di essere al suo fianco come autore nell’ambito di un programma che ha segnato la storia della televisione. Viverlo dall’interno ha un sapore incredibile di scoperta ed è stata per me occasione di grande crescita professionale.

  • Hai lavorato per due tra le più importanti diverse aziende televisive, Mediaset e Sky, che differenze hai trovato?

Dal mio modesto punto di vista sono due realtà colossali della televisione italiana, ma profondamente diverse sotto il profilo organizzativo ed editoriale. Ciò che accomuna entrambe le realtà è l’altissimo profilo professionale.

  • Tu che la Tv la fai, la guardi anche?

Io fare la tv? Ma dai ! ( ride). Sono un curioso di natura e “sbircio” qui e li… amo i programmi come 4 Ristoranti, Cortesie per gli ospiti, Le Iene, Striscia la notizia, ma devo ammettere che mi manca la televisione del varietà… manca Raffaella.

  • A chi pensi di dover dire “grazie”?

Nel mio percorso di vita avrei da ringraziare tantissime persone, direi tutte quelle che incontro sul mio cammino perché credo fermamente che ognuno di noi sia un valore aggiunto per l’altro. Il Grazie più grande però, in questo momento, lo vorrei mandare al mio papà, che mi ha lasciato solo qualche giorno fa, dopo una lunga malattia. A lui devo la mia caparbietà, la voglia di spendere tutto se stesso nelle cose che si fanno, senza remore, senza esitazioni. Lui, il mio “Guerriero silenzioso”

  • Ogniqualvolta qualcuno sente un tuo brano, cosa speri gli rimanga?

Mi interrogo spesso chiedendomi cosa vorrei restasse delle mie canzoni. Alla fine la risposta è sempre la stessa, vorrei che la mia musica potesse essere una porticina attraverso cui esplorare se stessi, un’occasione di confronto e, perché no, di conforto. Perche alla fine siamo tutti esseri umani e siamo fatti di emozioni.

  • Per chi vuole ascoltare la tua musica, guardare i tuoi video musicali, e soprattutto le tue avventure, quali sono i tuoi canali per poterlo fare?

Vengo direttamente a casa vostra!!!

Scherzi a parte, mi trovate su tutti i digital store come Marco Profeta (Spotify, Apple Music , Google Music, Deezer ecc ) ma anche su Youtube VEVO e sulle mie pagine social https://www.instagram.com/marco_profeta77/

https://www.facebook.com/mprofeta/

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