Vincenzo De Lucia: Il Signore della TV
Vincenzo De Lucia, classe 1987, nato a Napoli. Attore e imitatore di successo, in trasmissioni cult come: Tale e Quale, Stasera tutto è possibile e Domenica in. È sempre stato attratto dal mondo dello spettacolo sin da bambino. Infatti, la sua lunga gavetta parte dal teatro dove ha ricoperto i ruoli di attore, sceneggiatore e regista. In questi mesi è in tour con lo spettacolo teatrale La Signora della Tv.
Quanto tempo ci vuole per studiare e imitare un personaggio?
Tutti i personaggi prevedono uno studio preliminare molto attento e scrupoloso ma sono in eterno divenire: cambiano, i look, gli atteggiamenti e tanto altro crescono col tempo a furia di “essere” quel personaggio, dentro di te maturano. E poi, anche la voce, col tempo “invecchia”…
Baci e abbracci davanti alla tv, ma dietro le quinte, quale è la tua “signora” più amica.
C’è stato e c’è con tutte quante un rapporto sincero, splendido. Sono stato molto fortunato a trovarle sinceramente affettuose nei miei riguardi.
Hai iniziato con il teatro, quale è stata la tua prima interpretazione e la tua prima regia?
Ho cominciato prestissimo ad undici anni a recitare in teatro. La prima regia invece molto tempo dopo, con “La Signora della Tv”. Sono passati però almeno vent’anni.
La domanda più classica è: chi è la “signora” che non ha gradito la tua imitazione? O quella che si è divertita di più?
Mi ripeto: sono tutte sinceramente divertite dall’omaggio che porto in scena. Dentro di me non alberga nessun sentimento spietato e pur satirizzandone alcune attraverso i testi, la mia resta sempre una fedele celebrazione. Al momento quindi, nessuna si è offesa.
Virginia Raffaele, Emanuela Aureli, Francesca Reggiani, Francesca Manzini, Barbara Foria, straordinarie donne che imitano donne, tutte eredi della grande Loretta Goggi, a chi daresti il premio “Il Goggino D’Oro” (premio inventato, non so se esiste uno reale, ma per imitatori uomini sicuramente, ndr)
Ha già detto tutto lei, sono donne straordinarie che andrebbero premiate tutte. Ognuna per la propria caratteristica artistica. Sono però un grande fan di Virginia Raffaele, poiché oltre all’imitazione incarna e dimostra ogni volta una completezza e delle capacità che nel tempo sono appartenute alle più grandi Artiste del nostro paese.
Vincenzo a casa senza tacchi e lustrini, dentro il suo armadio quali colori e outfit troveremo?
Purtroppo per lei nel mio armadio ci sono anche lustrini e paillettes, oltre a colori sgargianti. Ma la comodità vince sempre su tutto, in particolare modo d’inverno: evviva le tute!
Tutto da solo o un team lavorativo?
Un grande team: il lavoro di squadra è fondamentale. Vincenzo Cucchiara si occupa delle mie trasformazioni da anni, Vincenzo Comunale dei testi e tanti altri collaboratori imprescindibili.
La svolta dal teatro, al Gay Village, alla TV. Quando hai compreso che le tue imitazioni ormai erano gradite dal pubblico televisivo e non?
Non c’è un momento preciso che ti lascia comprendere il gradimento. Oggi l’unico termometro televisivo resta l’Auditel. Ma quello che conta di più per me è l’incontro, la carnalità. Ed a teatro come per strada il pubblico è veramente meraviglioso. Gli sono devoto e grato.
A proposito di Village e lotte LGBTQ+, a che punto è l’Italia secondo te sul tema Diritti Civili.
C’è ancora molta strada da fare. Siamo ultimi sotto molti aspetti, questo paese dovrebbe impegnarsi a garantire sicurezza, libertà e rispetto a ogni singolo cittadino, qualunque sia l’orientamento sessuale, religioso…
Hai mai provato ad imitare un “signore” della tv?
In passato ne facevo alcuni, in questo momento mi fanno più simpatia le donne e poi sono quelle che hanno migliorato il mondo, oltre che la tv! Viva le donne, sempre!
Note dell’autore: Salvo Ardizzone, vive a Roma, attivista nel volontariato sociale, si occupa di pittura, fotografia, scrittura e arte pop. Alcune sue opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre nazionali.